Mostre 5 luglio-24 luglio: 

Catherine Schmid, Between Structure and Spontaneity

Giuseppe Orsenigo, La vita che vorrei

Gianmaria Battiato, Mascherazioni

Kim Sang Lan, Installazioni

 

Inaugurazione: sabato 5 luglio, ore 18,30

Ingresso libero 

Vernissage e allestimento. Foto di Beppe Tassinari.

CATHERINE SCHMID 

L'ispirazione creativa della Schmid ha le sue origini nella forte fascinazione di contrasti di luce e ombra, bianco e nero, positivo e negativo. Il nero rappresenta il mistero , l'ignoto , l'inconscio. La Schmid utilizza il nero in modo spontaneo, modo in cui il rischio, probabilità e la sorpresa giocano un ruolo. Il bianco suggerisce chiarezza , coscienza e rivelazione. Lei usa il bianco in modo riflessivo e controllato. Nelle sue creazioni contrasti di luci e ombre rivelano una metamorfosi psicologica - vista dall'interno verso l'esterno. Si tratta di una trasformazione positiva che evoca speranza.

Catherine Schmid è nata a Toronto , in Canada . Ha completato i suoi studi ottenendo la laurea "Bachelor of Arts" presso l'Università di Toronto. Ha iniziato la sua carriera come insegnante e ha anche viaggiato, fatto della pittura ed esposto in diversi paesi . Durante gli anni '80 ha esposto molto in Italia , Germania e Svizzera . Nel 1990 è stata «artist- in-residence» presso il Museo di Arte Contemporanea Nyoman Gunarsa in Giacarta, Indonesia. Nel 1991 si trasferisce in Svizzera , dove ha continuato la sua carriera artistica e ha esposto in diverse gallerie . Dal 1994 vive a Eyragues , in Provenza , in Francia , dove ha il suo studio e dà anche lezioni private di pittura e disegno. Lei continua a tenere numerose mostre in Europa, soprattutto in Francia e in Italia . I suoi dipinti si trovano in collezioni pubbliche e private in Francia, Svizzera , Canada, Stati Uniti , Hong Kong , Giappone e Indonesia. 


Giuseppe Orsenigo

C'è un impulso irrefrenabile ad una sintesi estrema di elementi lontani tra loro, apparentemente incongruenti, discordanti. La contaminazione per l'artista canturino è una seconda natura, un habitus mentale che è diventato una seconda pelle. Egli usa di tutto per le sue composizioni: fotografia, disegno, pittura, disegno geometrico, materiali di ogni tipo come metallo, legno, resine, carte applicate. Spesso i suoi quadri sono veri e propri bassorilievi, con bombature metalliche, parti in rilievo, aggettanti. Gli elementi figurativi si mischiano a quelli informali, l'uso pop di fotografie tratte da riviste patinate si alterna a guizzi geniali di arte provocatoria e concettuale, in una ridda ubriacante di riferimenti, citazioni, allusioni, capaci di conciliare la dimensione onirica e delirante del mito con la quotidianità. Ogni opera di Orsenigo è l'esplorazione di un mondo. Ogni volta un nuovo mondo, in un gioco differente di razionalità e emozione, di sogni affastellati, scomposti e ricomposti e di concreti, puntuali riferimenti alla realtà. Con colpi di scena e alzate d'ingegno uniche e spiazzanti. (V.P.)

Giuseppe Orsenigo è nato a Cantù (Co) nel 1948. Diplomatosi Maestro d’Arte sino al 2001 si è rifiutato di esporre le sue opere. In “trent’anni di segreto lavoro”, come scrive il noto critico Morando Morandini, ha “affinato il suo stile pittorico”. Ha esposto le sue opere in numerose personali, tra cui una retrospettiva a lui dedicata allo “Spazio Guicciardini” di Milano, Aosta, di nuovo Milano al Nuovo Spazio Aleph e alla Galleria Zamenhof, Venezia Palazzo Zenobio, Torino Galleria 20, Como, Porto Venere, La Thuile, Saint-Vincent, Figino, Cantù, Mariano, Vertemate, Menaggio.   Diverse anche le collettive tra cui Parigi, New York, Nimes, Innsbruck, Ferrara, Lecce Di lui hanno scritto: Laura e Morando Morandini, G. Pre. F. De Faveri,G. Possa,A. Masseglia, G. Vicentini, C. Cattaneo, V. Colpi, L. Morandotti, D. Corsetti, V. Patarini, P. Levi, A. Longatti. Le sue opere sono pubblicate nel volume “Post-Avanguardia”, Editoriale Giorgio  Mondadori (2010), e si trovano in numerose gallerie e in collezioni private.


GIANMARIA BATTIATO, Masks

Le maschere di Gianmaria Battiato sono facce grottesche, come di idoli africani rivisitati in chiave pop, o teste di pupazzi antropomorfi come sculture votive di qualche religione in cui alla seriosità dei riti è stata sostituita una verve dissacrante e sbeffeggiante, volti stilizzati in smorfie di sberleffo: gli occhi appallati, non è chiaro se spiritati o stralunati o strabuzzati di meraviglia, la lingua cacciata fuori forse per affanno, oppure per una libido di ascendenza fantozziana oppure ancora per scherno di lontana reminescenza apotropaica o di più probabile licenziosità infantile. E ci ricordano che spesso anche la vita è un gioco grottesco.(Virgilio Patarini)

Gianmaria Battiato nasce e vive a Milano. Cresce circondato e affascinato da bellissimi quadri e sculture del primo '900 italiano, frequentando in varie occasioni alcuni degli autori, amici di famiglia. Terminati  gli studi si dedica per molti anni alla fotografia a livello professionale. Dopo esperienze in altri campi riesce finalmente a dedicarsi alla pittura, grande passione di sempre. Tra le ultime esperienze, nel 2013 espone all' Atelier Chagall di Milano nella mostra personale "Maschere" a cura di Virgilio Patarini, partecipa a Ferrara, Palazzo della Racchetta alla mostra de "Il Segno" Premio Internazionale d'Arte Contemporanea e, prima a Palazzo della Racchetta e poi alla Galleria 20 a Torino, alla Mostra Collettiva "Dramatis Personae 2".


Kim Sang Lan

Kim Sang Lan è nata nel 1952 a Séoul. Nel 1975 si diploma in Arti Applicate all’Università di Hong-lk; nel 1977 in Disegno di Tessuti sempre all’Università di Hong-lk. Dal 1978 al 1982 insegna all’Università di Won-Kwang. Nel 1982 approda in Francia, all’Ecole d'Art Américaine, al Castello di Fontainebleau. Nel 1984 D.E.A. d'Arti Plastiche, all’Università di Parigi. Nel 1987 diviene assistente all'Ecole d'Art Américaine. Dal 1989 al 1991 è incaricata di un corso all'Università di Hong-lk e nel 1997 al Centro Culturale Coreano di Parigi. Dal 1998 al 2005 è membro del Salon "Comparaisons”. Dal 2002 è professore all'Ecole d'Art Américaine, di Fontainebleau. Dal 2002 al 2004 è formatore esterno al Museo Nazionale di Arti Asiatiche di Guimet. Dal 2012 è a capo del Gruppo “Installazioni Libere” del Salon Comparaisons.

Dal 1976 espone in numerose mostre in Corea. Si reca a Parigi per la prima volta nel 1982. Dal 1992 risiede stabilmente a Parigi. Ha esposto in Francia, in Germania, in Inghilterra, in Belgio, in Svizzera, in Bulgaria, in Giappone e negli Stati Uniti. Tra le esposizioni personali più rilevanti ricordiamo: 1991 Centre Culturel Français, Séoul; 1992 Centre Culturel Coréen, Tokyo; 1993 Galerie Lehalle, Paris; Installazione al Castello di Senlis,"Rendez-Vous de Septembre"; 1994 Centre Culturel Coréen, Paris; 1997 Galerie de l'A.D.A.C, Paris; 1998, Espace de l'I.E.S.A., Paris; 2000 Galerie de l'A.D.A.C, Paris; 2001 La Maison de la Chine, Paris, Installation "Entre le ciel et la terre", Château d'O, Montpellier, Scénographie de l'exposition "Nostalgies Coréennes",Musée Guimet, Paris; 2005 Scénographie de l'exposition "La poésie de l'encre",Musée Guimet, Paris; 2006 Hôtel de ville di Saint-Mandé; 2011 Galerie Lemniscate, Toulouse; 2012 Centre Cuturel Coreen, Paris, «KIM Sang lan et ses eleves».

Opere in collezioni pubbliche e private: Museo della Città di Séoul, Séoul, Corea; Galleria Meegun, Séoul, Corée; Galleria Lehalle,  Parigi, Francia; Galleria Kiroj, Saint-Germain-en-Laye, France; Fondazione Betonac, Hasseit, Belgio; Fondazione Yavorov Tchirpan, Bulgarie; Galleria Orie, Tokyo, Japon; Museo d’Arte di St Louis Missouri, U.S.A. Onorificenze e premi: nel 2009 è nominata Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere (Ministero della Cultura e della Comunicazione, Repubblica Francese); .ha vinto il Primo Premio per la Scultura al Salone di Primavera di Chavenay, nel 1995, e il Premio d’argento alla Biennale de La Dentelle di Bruxelles nel 1998.